Aglianico

aglianicoLa tradizione viticola della Lucania ha origini antichissime. All’epoca dei Romani i vini di questa regione godevano di una indiscussa supremazia, a detta di autori come Orazio, Varrone e Plinio, che ne celebrano le lodi sia in trattati agronomici, sia in poesia. Il nome deriva da Ellenikon, latinizzato in Ellenico, e successivamente trasformatosi, nel corso dei secoli, in Aglianico. Si tratta di un vitigno originario della Magna Grecia. Dai Romani veniva utilizzato per migliorare il Falerno, vino assai noto e celebrato nell’antichità. Col tempo la sua fama crebbe, fino a diventare il vino preferito dai signori del Regno di Napoli. È un vitigno difficile, che richiede lunghi periodi di maturazione per smussare le sue tipiche spigolosità. Nel Sannio beneventano e sugli alti colli dell’Irpinia la tipologia dei terreni, unita a fattori climatici, permette a queste uve di esprimersi al meglio.

Il vitigno Aglianico ha le seguenti caratteristiche varietali:

  • Foglia: media, allungata, orbicolare oppure trilobata.
  • Grappolo: medio-piccolo, cilindrico, molte volte alato, compatto.
  • Acino: medio-piccolo, ellissoidale.
  • Buccia: pruinosa, sottile, resistente, di colore nero.

Caratteristiche di produzione: il vitigno Aglianico ha produzione abbondante e costante.

Coltura ed allevamento: il vitigno Aglianico predilige l’allevamento in controspalliera, ma si adatta bene anche ad altre forme di allevamento. 

Caratteristiche del vino: il vino che si ottiene dal vitigno Aglianico è rosso rubino, fruttato, fresco e tannico, di buon corpo, adatto all’invecchiamento.