Malvasia Nera


malvasia nera
La storia vitivinicola pugliese ha origini antichissime, anteriore all’arrivo di coloni fenici e greci. I romani apprezzavano le mirabili doti di questi vini. Dopo i secoli bui del Medioevo fu il re Federico II di Svevia a promuovere la rinascita e la diffusione di vini e vitigni pugliesi e per secoli la regione fu considerata la “cantina d’Europa”. Questo vitigno a bacca rossa appartiene alla composita famiglia dei Malvasia. Nel Catalogo Nazionale delle Varietà di Vite appare registrato accanto al Malvasia Nera di Lecce, anche se le analogie genetiche tra i due vitigni sono strettissime. Certa è l’origine greca di questo vitigno, come la derivazione del nome dal porto del Peloponneso di Monemvasia, italianizzato dai mercanti veneziani. In Italia le varie tipologie di Malvasia sono citate già nel Cinquecento dallo studioso Andrea Bacci nella sua monumentale opera sui vini.

Il vitigno Malvasia Nera ha le seguenti caratteristiche varietali:

  • Foglia: medio-grande, pentagonale e pentalobata.
  • Grappolo: medio, conico, semplice o alato, allungato, mediamente serrato.
  • Acino: medio, sferico
  • Buccia: sottile pruinosa di colore blu.

Caratteristiche del vino: il vitigno Malvasia Nera di Brindisi dà un vino rosso rubino carico con riflessi violacei. Al naso è fruttato e aromatico con note di melograno e lampone. Al palato manifesta buona struttura, buon grado alcolico e discreta sapidità, con giusta acidità. Vinificato con il Negroamaro in assenza di vinacce può dare anche ottimi vini rosati.